| SUI POTERI MAGICI DI ALCUNE ERBE
Poteri delle sedici piante magiche
Tutte le erbe nominate le troverai in molte località, con le loro meravigliose operazioni e segnature, ma se non osserverai ogni volta i tempi e le stagioni prescritte perchè esse siano preparate, tutte le tue fatiche saranno senza effetto.
1. La prima pianta è chiamata Elios dagli uomini di caldea, dai Greci Matuchiol, dai Latini Eliotropium, nome che si interpreta "Elion", cioè il Sole, e "Tropos", che significa alterazione o cambiamento, a indicare che essa si volge seguendo il corso del Sole. La virtù di quest'erba è meravigliosa, perchè se è raccolta in agosto, quando il Sole è nel segno del Leone, ed è avvolta in foglie d'Alloro o di Biancospino, insieme con un dente di Lupo, chi la porta non avrà a temere nulla dalle malelingue, e non sentirà rivolgere altro che parole di pace. Se qualcosa gli sarà rubato, ponga la pianta sotto la propria testa durante la notte, e vedrà in sogno il ladro e il luogo dove si trova.
2. La seconda erba si chiama dai Caldei Roibra, dai Greci Oliebros, dai Latini e dai Francesi Urtica. Chi stringe nella mano quest'erba, insieme con un'altra chiamata Millefoglio, è salvaguardato da ogni paura, e da ogni fantasia o visione.
3. La terza erba è chiamata dai Caldei Lorumboror, dai Greci Allamor, dai Latini Verga Pastoris. Prendi quest'erba e bagnala col succo della Mandragora. Dalla poi da mangiare a un uccello, o a qualsiasi altra bestia di sesso femminile. Resterà subito gravida e darà vita ad un figlio della sua stessa razza. Bagnando col suo succo il dente mascellare di una Iena femmina, e toccando con esso qualche cibo o bevanda, coloro che ne mangeranno o berranno, inizieranno a disputare ferocemente. E se vorrai che smettano, dà loro del succo di Valeriana, e vi sarà di nuovo pace fra essi, come prima.
4. La quarta erba è detta Aquillaris dai Caldei; spunta nel tempo in cui le aquile fanno il nido. I Greci la chiamano Vallias, e i Latini Celidonia. Spunta anche nel periodo in cui nidificano le rondini. Chi la porta addosso, unita al cuore di una Talpa, sconfiggerà i suoi nemici, trionferà in ogni contesa, e vedrà prosperare i suoi affari.
5. Il nome della quinta erba presso i Caldei è Iterisi, presso i Greci Vorax, presso i Latini Provinca o Provinsa. Quando è ridotta in polvere, e mescolata con lombrichi di terra e con l'erba detta Porro, provoca amore fra uomo e donna, se mescolata ai loro cibi. Se verrà posta nella bocca della bestia detta Toro, questa si precipiterà incontro a chiunque veda. E ciò è stato provato anche recentemente. Se si getta nel fuoco, muterà in colore azzurro tutte le persone all'intorno.
6. La sesta erba è chiamata dai Caldei Blieth, dai Greci Ketus, dai Latini Mepeta. Prendila e mischiala con la polvere della pietra che si trova nel nido dell'uccello detto Upupa. Se ne sfregherai il ventre della bestia, questa resterà gravida, e concepirà un piccolo della sua stessa razza, dal nerissimo colore. E se la metterai nelle narici degli animali, questi cadranno a terra come morti: ma dopo poco tempo saranno guariti.
7. La settima erba è detta Algeil dai Caldei, Orum dai Greci, Lingua Canis dai Latini. Mischiala al cuore di una giovane rana femmina, e alla sua matrice. Ponila in un luogo qualsiasi, e dopo poco tempo avrà attirato tutti i cani della città. E se te la legherai attorno all'alluce, tutti i cani saranno ridotti al silenzio, e non potranno più abbaiare.
8. L'ottava erba viene chiamata Mansela dai Caldei, Ventosin dai Greci, Giusquianus dai Latini. Se ne verserai il succo, insieme con le liquirizia e colchico, in una coppa d'argento, questa si spezzerà in minuti frammenti.
9. La nona erba è detta Ango dai Caldei, Amala dai Greci, Lillium dai Latini. Se la coglierai mentre il sole è nel segno del Leone, mescolandone il succo con quello dell'Alloro, e ponendolo sotto il letame, dopo un certo tempo ne nasceranno dei vermi. Disseccati e ridotti in polvere, questi priveranno l'uomo del sonno se appesi al collo o nascosti tra le sue vesti.
10. La decima erba viene chiamata Luperai dai Caldei, Assisena dai Greci, Usicus Querci dai Latini. Cresce nel cavo degli alberi. Quest'erba, mescolata con una certa altra, detta Centinodia, apre tutte le serrature.
11. L'undicesima erba viene detta Hiphilon dai Caldei, Digelon dai Greci, Centaurus dai Latini, e si dice abbia virtù meravigliose. Infatti se si mescola il succo con sangue di Upupa, e lo si versa nell'olio di una lampada tutti presenti crederanno di essere stregati, perchè si vedranno con la testa nei cieli e i piedi sulla terra.
12. La dodicesima erba è detta Coloris o Colericon dai Caldei, Caramon dai Greci, e dai Latini comunemente Salvia. Posta in un recipiente di vetro e sepolta sotto il letame, quest'erba darà vita ad un certo verme o ad un uccello dalla coda simile a quella del Merlo. Se si toccherà col suo sangue il petto di un uomo questi perderà i sensi per lo spazio di quindici giorni e più.
13. La tredicesima erba è chiamata dal Caldei Olphantes, dai Greci Hilirion, dai Latini Verbena. Se, come dicono le streghe, la si coglie col sole nel segno dell'Ariete e la si mischia ai semi di Peonia vecchi di un anno, rianima le persone svenute.
14. I Caldei chiamano quest'erba Celayos, i Greci Casini, i Latini Milisopholos. Essa venne ritrovata dal Maestro Floridus. Quest'erba, raccolta mentre è verde, mescolata col succo di Cipresso di un anno, e posta in un vaso, lo farà apparire pieno di lombrichi. Chi porterà con sé tale vaso, apparirà nobile e di bell'aspetto, e sconfiggerà i suoi avversari.
15. I Caldei la chiamano Clerisa, i Greci Haphimus, i Latini Rosa. Ed è un'erba il cui fiore è ben conosciuto. Prendi i semi della Rosa, con semi di Senape, e il piede di una donnola: appendi tutto ciò ad un albero e non darà più alcun frutto.
16. La sedicesima erba è detta Caturlin dai Caldei, Pentaphyllon dai Greci, Serpentina dai Latini. E' molto nota presso di noi. Se la interrerai insieme ad un trifoglio, darà vita a serpenti verdi e rossi. Se ridurrai questi ultimi in polvere, ponendola in una lampada accesa, produrrà l'illusione di un gran numero di serpi arrotolate. E se la spargerai sotto la testa di un uomo, da allora in poi non sognerà più di sé stesso. Del modo di operare e delle osservazioni Volendo approfittare dei segreti spiegati, per ottenere tutti gli effetti descritti, occorre ricordarsi di compiere l'operazione sotto l'influsso di un pianeta ad essa propizio, e rispettare le osservazioni relative alle case, i giorni e le ore dei pianeti.
DELLE VIRTU' E GLI USI DELLE PIANTE DEI PIANETI
Da "Magia Pratica" di Jorg Sabellicus
Vi sono sette piante che hanno grandi poteri, secondo l'opinione dell'Imperatore Alessandro, e li traggono dagli influssi dei pianeti. Di conseguenza, ciascuna di esse riceve il suo potere dalle maggiori forze naturali.
1. La pianta di Saturno
La prima pianta è del pianeta Saturno che è chiamata Salice Nero. Il suo succo è efficace contro i dolori ai reni e alle gambe. La radice, fatta bollire per un pò di tempo, viene somministrata a chi soffre alla vescica.
2. La pianta del Sole
La seconda pianta è del Sole che è chiamta Sanguinaria o Sanguinella, e prende il suo nome dall'astro. Altri la chiamano Alcione, che è la casa del Sole. Questa pianta guarisce le passioni e i dolori al cuore e allo stomaco. Chi la tocca acquista la virtù dal suo segno o pianeta.
3. La pianta della Luna
Terza è la pianta della Luna, che è la Ninfèa. Il suo succo allevia i dolori allo stomaco e al petto. Il colore è bianco, rivela che si tratta di una pianta lunare.
4. La pianta di Marte
La quarta pianta è L'Acànto. La sua radice è di efficacia straordinaria contro il mal di testa. E' utile anche contro le malattie genitali.
5. La pianta di Mercurio
La quinta pianta è del pianeta Mercurio, che è chiamata il Cinquefoglio. La sua radice, bollita e usata come impiastro, cura le piaghe e i tumori.
6. La pianta di Giove
La sesta è la pianta del pianeta Giove, che è chiamata Giusquiamo. La radice, pestata applicata alle ulcere, le guarisce e preserva dalle infiammazioni del sangue. Si applica appena inizia il dolore, l'ulcera non si produrrà mai.
7. La pianta di Venere
La settima pianta è del pianeta Venere, ed è chiamata Verbena. La radice di questa pianta messa intorno al collo guarisce dalla scrofola, dalle piaghe dietro alle orecchie e dai gonfiori al collo. Risolve anche la malattia che impedisce di ritenere l'urina. Fa richiudere le ferite, recedere i gonfiori provocati da cause interne, e facilita la secrezione delle emorroidi.
Per raccogliere le piante
E' necessario avvertire che le erbe summenzionate vanno raccolte iniziando fra il terzo e il ventesimo giorno della Luna, di Mercoledì, e non proseguendo oltre il ventinovesimo giorno. E nel raccoglierle, si deve menzionare il dolore che si intende alleviare, o il motivo per cui si colgono le piante, e il nome della pianta stessa. Lascia una focaccia di frumento o d'orzo sul punto preciso dal quale strapperai la pianta, e quindi usala come vuoi.
Fonte: "Magia Pratica" di Jorg Sabellicus
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